La storia della Brasserie di Landtsheer deve le sue origini al suo fondatore Balthazar De Landtsheer, nato nel 1773 a Baasrode dove fondò la Brasserie De Halve Maan. Ben presto il timone del birrificio  passò nelle mani del figlio Eduard De Landtsheer, nato nel 1808 ed ex sindaco di Baasrode.

Nel 1839 fu il nipote Emmanuel De Landtsheer a prendere le redini della società, che riscosse talmente tanto successo al punto che la produzione di birra divenne l’attività principale.

Durante il periodo della Prima e della Seconda Guerra Mondiale il birrificio ebbe un momento di inattività.

Durante il periodo di pausa, Emmanuel si dedicò al perfezionamento del processo di imbottigliamento e al commercio di birra.

Negli anni a venire gli succedette il figlio Adolf, anch’egli sindaco per 33 anni della città di Buggenhout.

La vera ripresa della Brasserie iniziò nel 1997 quando suo figlio Manu De Landtsheer trasformò la vecchia fabbrica di birra restaurandola e dandole il nuovo nome di Brasserie Malheur.

Manu aveva in mente tre obiettivi principali: creare un proprio marchio originale, determinare i sapori e gli ingredienti, e destinare le sue vendite ai mercati europei e agli Stati Uniti.

Il nome “Malheur” non è stato scelto a caso: alcune ricerche hanno evidenziato che un nome come questo viene abbinato a una sensazione piacevole e gustosa e si ricorda con facilità.

La particolarità di questo birrificio sono le antiche cantine con i soffitti a volta; le birre chiare sono prodotte secondo metodi antichi e tradizionali, con l’utilizzo di orzo, luppolo, lievito, ma affiancati da impianti moderni; mentre le birre scure sono prodotte con un vecchio metodo fiammingo e con l’utilizzo di spezie e luppoli particolari.